Lo meritiamo. E’ ora di accorgercene <3

Lo meritiamo. E’ ora di accorgercene <3

Uno sguardo, un abbraccio, una parola, una conversazione, un bacio, una discussione, un cenno, una chiacchierata, una carezza… E’ meraviglioso elencare le mille sfumature che colorano le infinite possibili interazioni fra noi, gli infiniti rapporti che quotidianamente viviamo e che nella maggior parte dei casi, diamo per scontati.

Infinite possibilità, infinite occasioni per renderci conto di quanto sia importante, anzi, fondamentale, il nostro essere in costante contatto – non solo fisico – con altri esseri umani come noi. Si, perché ci rende vivi, ci ricorda che siamo Uno, ci fa evolvere, esprimere, amare..ci rende chi siamo.

C’è però un rapporto altrettanto importante, essenziale, fondamentale, che di solito è quello meno coltivato e allo stesso tempo, quello più ovvio e dato per scontato: QUELLO CON NOI STESSI.

ME STESSO: la sola e unica persona al mondo che mi sarà sempre accanto. La sola e unica persona che mi capisce, che sa tutto di me, che conosce ogni più remoto pensiero nascosto nella mia mente..la sola e unica persona che conosce il significato di ogni emozione che provo.

Beh, ci credi se ti dico che è anche la persona che ho dimenticato più spesso di accogliere, di coccolare e di ascoltare? Pare assurdo ma mi ci sono voluti anni e vari generi di percorsi per comprendere che tutto quello che mi mancava nella vita (sotto forma di affetti, denaro, oggetti, salute..), era solo una cosa: IL MIO AMOR PROPRIO. Già, amare gli altri mi è sempre venuto più facile e poi, essendo una cosa meravigliosa, non mi sono mai reso conto che stavo dando ad altri qualcosa che non davo a me!

A lungo ho cercato colpevoli e capri espiatori per quello che non fluiva al meglio nella mia vita; a lungo ho creduto che soddisfazione e pienezza dipendessero da una serie di condizioni e fattori che, messi insieme, mi avrebbero potuto rendere una persona appagata e felice.

Non mi sento di escludere questa possibilità, nel senso che la pienezza dipende senz’altro da una serie di condizioni, ma il punto è un altro: LE CIRCOSTANZE E LE CONDIZIONI CHE DETERMINANO ABBONDANZA E PIENEZZA LE CREA LA NOSTRA DISPOSIZIONE A RICEVERE AMORE.
Felicità, soddisfazione, pienezza ed abbondanza non possono entrare se la nostra porta è chiusa e, tienilo a mente, quella porta la possiamo aprire solo noi. E’ nostra, è la porta che abbiamo chiuso per proteggerci e per difendere i nostri confini!

Se hai un attimo ti svelerò come aprire la porta…pronto?

La chiave è già nelle tue mani ed è questa: IMPARA AD AMARE TE STESSO E A CONCEDERTI IN QUESTO MODO IL PERMESSO DI RICEVERE.

SI, hai letto bene. E’ SOLO questo.

ORA, però FALLO.
Abbracciati, coccolati, complimentati con te stesso, accogliti, perdonati..RICORDATI DI TE E DELLA TUA ESSENZA CHE PER TROPPO TEMPO SI E’ ADEGUATA AD ASPETTATVE ALTRUI. SMETTI DI METTERLA IN SECONDO PIANO.
Cosa ti piace fare? FALLO.
Cosa ti fa star bene? FALLO.
Cosa ti scalda il cuore? FALLO.
Non c’è più tempo per aspettare che siano altri a creare la tua felicità: INIZIA TU STESSO ORA, SUBITO.
Togli egoismo e sostituiscilo con amor proprio.
Togli egoismo e sostituiscilo con amor proprio.
Togli egoismo e sostituiscilo con amor proprio.
FALLO. ORA. SUBITO. ADESSO.
La tua anima e l’universo non vedono l’ora di inondarti dell’amore che meriti..E LO MERITI!!

Amore e luce a te <3

Marco Fincato

Fra il dire e il fare

Fra il dire e il fare

E’ proprio vero che fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare?

Questo super proverbio porta con se una convinzione a dir poco limitante e con una semplicità disarmante, esprime il concetto di impossibilità. Ma quello che mi sconvolge di più è il dare per scontato un sottofondo di rinuncia, quasi come se per la coscienza collettiva fosse inutile avere un proposito perché tanto per farlo diventare realtà c’è di mezzo il mare!

Sogni, desideri, obiettivi, promesse, mete, traguardi…sono tutti concetti che usiamo quando immaginiamo il nostro futuro e infatti hanno una cosa in comune: non sono ancora il nostro presente. E questo è un grandissimo vantaggio, anzi, una grandissima opportunità!

Questo mare che c’è fra il dire e il fare deve proprio essere un ostacolo??

La differenza la facciamo noi, non il mare.
La differenza la fa il motoscafo che ognuno di noi ha a disposizione per attraversare tutto il mare esistente!

Il motoscafo che possiamo scegliere per accorciare la distanza fra il dire e il fare può avere vari nomi; quelli che preferisco sono: MOTIVAZIONE, VOLONTA’, CORAGGIO, FIDUCIA, FORZA.

Si, perché fino a prova contraria, qualunque cosa è impossibile finché non arriva uno che non lo sa ..e ci riesce!!

Quando c’è un proposito chiaro, tieni sempre nella mente e nel cuore la motivazione che ti ha portato verso quel proposito. Tieni sempre presente il PERCHE’ DESIDERI QUELLA COSA: è una spinta fortissima che tiene viva la motivazione e mette in moto la tua determinazione!
E se le cose dovessero essere più difficili del previsto, invece di pensare alla strada che manca e cercare di vedere il punto d’arrivo così lontano, impara a focalizzarti sul prossimo passo che è qui ed ora nel tuo presente.

E’ questo che renderà tutto più semplice e ti permetterà di scalare montagne e attraversare questo grande mare che prima separava il dire e il fare!! Un passo alla volta. 
Si può fare.

Quindi, da oggi il mio proverbio diventa: “Fra il dire e il fare, c’è di mezzo la mia voglia di farcela!” ..e spero possa essere così anche per te.

 

Amore e luce a te <3

 

 

 

 

 

Scusate il disturbo ma ora tocca a me.

Scusate il disturbo ma ora tocca a me.

Scusa il disturbo.

Con questa frase ho sempre iniziato una telefonata o esordito entrando in una stanza.

È educazione, è rispetto..è far spazio all’altro, accoglienza, empatia. È quello che mi hanno spiegato essere giusto e me l’hanno insegnato così bene che per tutta la vita non ho mai nemmeno osato immaginare che potesse essere una verità parziale.

Si, parziale perché mancante di una parte fondamentale: ME.

Il rispetto nei miei confronti non era mai contemplato negli insegnamenti: tutto ruotava intorno al fare spazio all’altro; perfino al parco giochi dovevo essere sempre disposto a dare i miei giochi a chiunque li chiedesse e per riaverli indietro..lasciamo stare..ma quando volevo giocare io con i loro o andare io in altalena? “C’è il bimbo prima di te”, ” Scendi che tocca al bimbo”, “I giochi sono i suoi e decide lui”.

MA PERCHÉ I MIEI GIOCHI ERANO DI TUTTI???

Oltre ad avere imparato valori come generosità, altruismo e rispetto, avevo involontariamente appreso che gli altri erano più importanti di me.

Avevo imparato che rinunciare a sé era un valore cui aspirare perché amare gli altri escludeva l’amare me stesso e credevo che sacrificarmi equivalesse ad amare di più.

Oggi ho capito che dimenticandomi di me, non mi resta nulla da dare agli altri e che sacrificio e privazioni impoveriscono anziché portare felicità.

Oggi ho imparato che egoismo e amor proprio sono due concetti opposti che dipendono da punti di vista diversi. Oggi scelgo l’amor proprio e scelgo di meritare l’abbondanza e la pienezza di cui l’universo è colmo.

Oggi ho deciso che vivere nell’abbondanza non mi farà in alcun modo perdere l’umiltà, la sensibilità, l’empatia, l’educazione e i tantissimi valori che mi hanno caratterizzato fino ad oggi.

Oggi ho deciso che il mio amor proprio sarà la base di una vita felice e sarà luce per i miei cari e per chiunque ne abbia bisogno.

“Sei una persona importante e meriti molto: se non sei il primo ad amarti, chi può farlo al posto tuo?

Sei un essere meraviglioso e sei il primo a dovertelo ricordare <3″

Amore e luce.

– Marco Fincato –

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Aspettative e nuove possibilità

Aspettative e nuove possibilità

Ci sono momenti in cui mi accorgo che ci sono scelte fatte senza pensarci e senza rendermene conto. Anzi, ci sono occasioni in cui non ho nemmeno l’impressione di aver scelto qualcosa o qualcuno!!
Si, perché ci sono scelte che nascono dal buon senso e da qualcosa che nella mente è ovvvia e scontata, quindi non si tratta di vere e proprie decisioni ma di scelte praticamente obbligate.

Quante volte sai già come andrà a finire qualcosa e poi alla fine, ti trovi a dire “Lo sapevo che finiva così”?

Mi rendo conto che una caratteristica molto diffusa sia la tendenza a generalizzare l’interpretazione della propria esperienza estendendola a tutti come se fosse l’unica verità possibile.

E’ un atteggiamento umano e assolutamente lecito, però penso anche che si possa anche decidere di considerare punti di vista diversi e, così facendo, permettersi di allargare le proprie vedute.

Questo perché:
Se non l’hai provato tu, non significa che non esista.
Se non sai cosa si provi, non significa che nessuno al mondo lo sappia.
Se non hai mai vissuto questa esperienza, non significa che sia universalmente impossibile farlo.
Se non conosci persone così, non significa che non esistano.
SE HAI SPERIMENTATO QUALCOSA, NON SIGNIFICA CHE DEBBA ANDARE SEMPRE ALLA STESSA MANIERA.

E’ PIU’ CHE ALTRO UNA QUESTIONE DI ASPETTATIVE legata all’innata abitudine della mente a classificare, etichettare e giudicare ogni vissuto basandosi sugli unici elementi che ha a disposizione: la sua interpretazione delle esperienze pregresse.

Possiamo aspettarci sofferenza e fatica; possiamo aspettarci ostacoli e difficoltà; possiamo aspettarci gioia e leggerezza; possiamo aspettarci pienezza e felicità. La scelta è tutta nostra.

MA E’ ORMAI SEMPRE PIU’ EVIDENTE CHE PIU’ CI ASPETTIAMO QUALCOSA E PIU’ METTIAMO LE BASI PERCHE’ ENTRI A FAR PARTE DELLA NOSTRA REALTA’!

Perché, allora, non cominciamo a darci il permesso di accogliere punti di vista più ampi?

1) Sforziamoci di ‘osservare’ come la nostra mente tende a interpretare quello che stiamo vivendo attimo per attimo.
2) Chiediamoci se -razionalmente- è effettivamente l’unica reazione possibile o se, nel mondo, conosciamo qualcuno che reagirebbe in modo diverso.
3) Abituiamoci, esercitandoci a farlo, a trovare qualcosa di positivo in ciò che stiamo vivendo, consapevoli che anche la crisi peggiore ci può preparare a cambiamenti importanti e inaspettatamente positivi.

Possiamo darci il permesso di iniziare ad aspettarci qualcosa che finora non avevamo sperimentato sapendo che proprio questo significa aprire la porta a una realtà molto diversa perché TUTTO PUO’ CAMBIARE, TUTTO PUO’ MIGLIORARE, TUTTO PUO’ EVOLVERSI IN MEGLIO SE SIAMO DISPOSTI A PERMETTERLO.

“HAI LA FORZA PER FARCELA, DEVI SOLO SCOPRIRLA PRIMA DI ESSERE OBBLIGATO A FARLO!
(Marco Fincato)”

Amore e luce a te.

– Marco Fincato –

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Volare è possibile se ti offri il permesso di farlo!

Riprenditi per mano!

Riprenditi per mano!

“Avremmo dovuto, avremmo voluto, sarebbe bello, ci piacerebbe, se potesse essere così, se queste parole fossero vere, se fosse possibile, quanto lo vorremmo, quanto lo spereremmo, se lo permettessero, se fosse facile, se fosse per me, se smettessero di mettermi il bastone fra le ruote, se, se, se…”

Però, quanti SE!
Se siamo i primi a non crederci, come potrebbe cambiare?

In questo istante possiamo reagire alla passività.

Possiamo decidere di smettere di guardare sempre all’esterno, di attribuire ad altri la responsabilità di ciò che non va nella nostra vita.
Possiamo scegliere di concentrarci su quello che vogliamo migliorare di noi stessi e, anziché sperare che le cose cambino da sole, possiamo permettere al nuovo di entrare, facendogli spazio e liberandoci dalla zavorra che continua a bloccarci!

Intorno a noi c’è uno specchio fatto di persone e di situazioni che riflette chi noi siamo, quello che crediamo, quello a cui diamo energia e quello che ci aspettiamo e se vogliamo che cambi la realtà intorno a noi, dobbiamo partire da noi stessi.

Finché siamo qui, finché abbiamo la possibilità di dire ‘buongiorno’, C’E’ TEMPO A SUFFICIENZA PER RIPRENDERCI PER MANO E PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI.

Il bicchiere si può anche vedere mezzo pieno.

Ne hai il diritto.
Ne abbiamo il diritto.

– Marco Fincato –

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