Smetti di inseguire il successo, cambia strategia.

Smetti di inseguire il successo, cambia strategia.

Perché così spesso insegui il successo senza mai raggiungerlo?
Cosa è in fondo il successo?
Una vittoria? Ego? Un salto quantico? Abbondanza?
 
La maggior parte delle strategie per il successo si fondano su un braccio di ferro fra emozioni negative e forzature di mindset positivi.
In questo braccio di ferro, a volte hai la sensazione di riuscire a farcela ma altre volte ti ritrovi in balia degli automatismi inconsci.
E non avendone consapevolezza continui ad imputare il fallimento a cause esterne o alla mancanza di determinazione.
Contrastare la mente attraverso strategie mentali significa considerarla un nemico.
 
Puoi essere positivo e determinato quanto vuoi, ma non puoi vincere perché:
 
1) Non è una battaglia perché non ci sono nemici, e perdi.
2) Più combatti te stesso, più rifiuti una parte di te, e perdi.
3) La sola determinazione non modifica in alcun modo le cause e, alla fine, perdi.
4) Consumi gran quantità di energia in strategie mentali e focus che non puoi sostenere 24 ore, e perdi.
5) Più cerchi di convincerti di essere chi non sei, più rafforzi le vecchie identificazioni inconsce, e perdi.
 
Deponi le armi e scegli la strategia più funzionale: la consapevolezza.
Le cause sono nell’inconscio, negli irrisolti, nei condizionamenti, nelle ferite emotive e del cuore.
Lavorare su di sé significa concedersi un percorso di auto accoglienza e guarigione profonda.
La determinazione allora, si rivolgerà verso la liberazione degli auto sabotaggi.
 
Per fare quel salto, per liberare la luce che sei destinato ad essere ed aprire le porte alla pienezza che meriti.
Amore, non lotta.
 
Marco Fincato
Cambia strategia, riparti da te: https://bit.ly/vivere-felice
.
#successo #mindset #pensieropositivo #inconscio #realizzazione #crescitapersonale #sviluppopersonale #consapevolezza #motivazione #determinazione #focus #pienezza #abbondanza #thetahealing #vincente #strategia #emozioni #cambiamento #obiettivo #marcofincato
Quando il lavoro su di sé diventa efficace

Quando il lavoro su di sé diventa efficace

“Sono anni che lavoro su di me, ma ancora non cambiano le cose. Dove sbaglio?”.
Te lo dico subito: non sbagli.

Semplicemente c’è un equivoco: lavorare su di sé non equivale solo a comprendere qualcosa.
La comprensione di una dinamica accade quando la mente razionale ha trovato una spiegazione plausibile.

Nella maggior parte dei casi, la mente si orienta verso la ricerca di una causa esterna.
I più gettonati sono i genitori, seguiti dai partner e dai familiari.

La prima questione è che le spiegazioni della mente sono spesso parziali, un po’ come se un pochino ‘ce la raccontassimo’ perché siamo coinvolti.

La seconda questione è che c’è una grande differenza fra comprendere e risolvere.

Quando hai capito che la causa è nella tua famiglia di origine, non hai risolto.
Quando hai capito che la tua ferita è quella del rifiuto, non è guarita.
Quando hai capito che stai rivivendo l’abbandono di un genitore con il tuo partner, non hai finito.

Se il lavorare su di sé si ferma al piano mentale della comprensione, la dinamica continuerà comunque ad influenzare la vita.

E, allora, quando posso dire che una dinamica è risolta?
Quando non influenza più. Quando non ha effetti e conseguenze.
Quando non richiede più azioni con sforzo.

Un efficace lavoro su di sé prevede risoluzione, non comprensione.
Nonostante gli auto-sabotaggi di una mente che vuole rimanere nella sua zona di comfort, si può fare.

Marco Fincato

 

 

 

https://bit.ly/vivere-felice

 

 

lavoro su di sé

Ciò che non ci piace negli altri: un riflesso di noi stessi?

Ciò che non ci piace negli altri: un riflesso di noi stessi?

Cosa ti irrita dell’altro?
Quali sono i comportamenti che ti fanno infastidire di più?
Un collega, il partner, un familiare o un amico: siamo quasi sempre in relazione con altri.
Ogni relazione, però, dipende fortemente dalla relazione più importante che esista: quella con noi stessi.
Invece di concentrarti su ciò che ti dà fastidio di qualcuno, prova a fermarti a riflettere sul PERCHE’ ti infastidisce tanto.
Potrebbe essere un’incredibile opportunità per chiederti: “Non è che questa cosa mi colpisce così tanto perché mi riguarda da vicino?”
E se fosse perché ti sta mostrando qualcosa di te che non ti piace?
Immagina le relazioni con gli altri come uno specchio o un riflesso.
Riflettono parti di noi stessi, a volte parti che facciamo fatica a vedere o accettare.
E qui entra in gioco una parola magica: proiezione.
Significa che potremmo proiettare sugli altri tratti o emozioni che non ci piacciono o che non vogliamo vedere in noi stessi.
In altre parole, potremmo essere arrabbiati con quella persona perché, in fondo, stiamo evitando di affrontare qualcosa di simile dentro di noi.
Ecco perché spesso, quello che ci dà fastidio negli altri tocca un nervo scoperto dentro di noi.
È come se il loro comportamento risuonasse con una parte di noi stessi che non abbiamo ancora affrontato.
Questa è una buona notizia perché proprio quel comportamento potrebbe trasformare questo fastidio in qualcosa di utile.
Può diventare l’occasione per riconoscere cosa di te sta auto-sabotando la tua felicità.
Questo non vuol dire giustificare comportamenti che non ti piacciono, ma piuttosto usare l’esperienza come un’occasione per conoscerti meglio e crescere.
Per liberare la persona luminosa che sei ❤
Marco Fincato
riflesso